Works in process è la miglior definizione di ciò che abbiamo voluto chiamare “factoryMood” un cantiere di idee, le contaminazioni di stili e di materia. Acciaio e legno. Corten e lacca.
Il “mood factory” è proprio di chi ama sperimentare e di chi trasgredisce alle regole.
La “non conformità”, l’accento su una marcata diversità da ciò che è “standard”.
Eclettismo e trasgressione.

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Il “desing mood” Transitional, rappresenta ogni cosa che attraversa il tempo e lo interpreta, trasformandosi e seguendolo.
Transitional è il viaggio. Il miglior esempio nell’architettura è una grande strada di una grande città. Ha attraversato il tempo, ospitato la storia, vive il presente e ci proietta verso il domani, con la sua carica di vita sempre nuova e sempre attuale.
Il “mood Transitional” appartiene a chi ama vestire ogni giorno un abito nuovo. A chi non si ferma durante il viaggio e ama vivere ogni giorno come un giorno nuovo.

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Il mood LuxuryGlam è intimo e creativo si ispira a coloro che amano il lusso, ma non nell’interpretazione rigorosa del termine, bensì il “lusso” abbinato al “glamour”.
L’accostamento giocoso di dorature e argento, di laccature e specchi, con superfici e legni di grande valore, consente di creare quel fascino unico che è il “glamour”.
Il mood LuxuryGlam è sfuggente e mantiene in tutte le sue declinazioni un irresistibile potere di suggestione.
Il concetto di Glamour diviene indicazione di perfezione estetica, di lusso e di eccesso. Ed è proprio l’eccesso a sdrammatizzare la ricchezza dell’ambiente, rendendolo ammiccante e trasversale.
Facile immaginare chi si ispiri al mood LuxuryGlam.

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Il mood tradizionale è un mood classico.
Appartiene a coloro che si ispirano alla tradizione e che interpretano il loro ambiente attraverso i segni del passato. La tradizione non è necessariamente rappresentata dal mobile o dall’oggetto in stile, bensì da tutto ciò che riconduce a radici tanto lontane quanto solide e rassicuranti nel tempo.

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